Statistiche su Internet

Statistiche su Internet

Un elenco di Statistiche su Internet

Internet è nato nel 1981 e da allora ha fatto tanta strada, vediamo dove siamo arrivati oggi:

 

statistiche su internet

A quanto risalgono le origini di internet? La storia di Internet inizia negli anni ’60 quando incombe il terrore di una guerra nucleare in seguito a due avvenimenti: la crisi a Cuba e la sperimentazione della bomba atomica in Cina.

Quanti spam ci sono tra le e-mail di ogni giorno? Dei 247 miliardi di e-mail scambiate ogni giorno in tutto il mondo, l’81% è puro spam? Una piaga di dimensioni colossali!

Quanto contenuto di internet è indicizzato? Dei circa 5 milioni di tera byte di dati (1 TB = 1.000 GB) sono indicizzati solo il 0,04%.

Quanti indirizzi e-mail esistono al mondo?Più di 3 miliardi di cui 360 milioni hotmail.

Quando è stata mandata la prima e-mail? Esattamente 43 anni fa, nel 1971.

Quante persone fanno parte delle social network? 42% della totale popolazione mondiale partecipa attivamente ai social network.

Quanto è difuso internet nel nostro paese? Per quanto riguarda il nostro Paese, internet raggiunge oggi il 58% della popolazione, pari a 35 milioni e mezzo di italiani. Mentre il numero mondiale è molto più levate, sono più di 800 milioni e si presume che nel 2015 verrà superato il miliardo.

Quale è il tempo medio dedicato da un italiano alla navigazione in internet? Gli internauti del nostro Paese dedicano in media 4 ore e 42 minuti alla navigazione online attraverso un computer tradizionale al giorno e 46% della popolazione utilizza internet in mobilità, dedicandovi mediamente due ore al giorno.

Quanti numeri di host ci sono in tutto il mondo? I domini mondiali sono più di 1.000.000.000, sono cresciuti dal 1981 del 4.694.835%. Nel 1981 i primi host erano solo 213.

Se avete anche voi quache statistica su internet interessante da pubblicare, contattateci.

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Mark Zuckerberg

Mark Zuckerberg

Mark Zuckerberg: “Non spreco il tempo in frivolezze come il look”

Seguito da Steve Jobs e Barack Obama

Mark Zuckerberg   Steve Jobs   Barack Obama

Non vogliono perdere tempo e per questo Mark Zuckerberg indossa sempre la stessa divisa: infradito Adidas, jeans e maglietta grigia. Al limite con temperature più fredde aggiunge una felpa, rigorosamente con cappuccio. Un po’ come Steve Jobs e Barack Obama, Zuckerberg non cede alla tentazione del look; e proponendo sempre lo stesso abbigliamento, evita di sprecare tempo. Preferisce dedicarsi al suo lavoro e a decisioni importanti, spiega il guru del Social Network.

Mark Zuckerberg ha fatto questa dichiarazione al primo appuntamento dell’incontro “domande e risposte di sempre”. Una delle domande più gettonate a cui ha risposto, era infatti: ”perché indossa sempre lo stesso abbigliamento?”. E lui risponde: “Voglio prendere il minor numero di decisioni possibili su tutto tranne che su come servire al meglio la comunità. E decisioni su cosa indossare o su cosa mangiare a colazione consumano energie che potrebbero essere dirette altrove”. E aggiunge che scelte simili, ovvero indossare sempre gli stessi capi, sono state prese anche da Steve Jobs. La sua divisa di jeans e dolcevita nero; e in maniera diversa dal presidente americano, Barack Obama, che ha ammesso di indossare il completo ogni giorno per evitare di perdere tempo.

Zuckerberg precisa che nel film “The Social Network”; è raccontata una verità non coerente ai fatti avvenuti realmente, in quanto il suo intento non era quello di attrarre le ragazze. Continua “scrivere un codice, costruire un prodotto e una società” non è abbastanza glamour per attirare il pubblico.

Privacy

Privacy

Privacy a rischio: dati nuova forma di valuta

Il web non è esente dalle leggi dell’economia; dietro l’offerta di un servizio “gratuito”, il pagamento viene effettuato tramite i tuoi dati a discapito della privacy.
privacy a rischio

Vita reale e digitale oggi convergono: ciò che succede online spesso si riperquote sulla vita reale e nei rapporti sociali.
Per questo è fondamentale usare correttamente le nuove forme di comunicazione in relazione alla propria dignità sociale e quella degli altri.

Ad esempio gli utenti tendono a rivelare sui social, come; facebook, informazioni personali e private (orientamenti politici, scelte sessuali, fede religiosa, ecc) che possono avere “effetti collaterali” anche a distanza di tempo.

Ancora, quando inserisci i tuoi dati personali su un social network, questi possono essere; registrati da tutti i tuoi contatti, rielaborati e diffusi.
A volte, semplicemente iscrivedoti in un social network, concedi al fornitore del servizio la licenza di usare; illimitatamente tutto ciò che inserisci on-line, foto, chat, scritti, opinioni.

I social si finanziano vendendo pubblicità mirate: analizzano profilo, hobby, abitudini, ecc, degli utenti, per poi rivendere le informazioni a scopi commerciali. Come monitorare o prevedere i tuoi acquisti e i tuoi comportamenti.

A tal proposito è fondamentale mantenere in rete la dignità della persona e il diritto alla riservatezza; nel mondo interconnesso non è facile, gli utenti hanno il dovere di aumentare; la propria consapevolezza su diritti e doveri online, mentre i Garanti della privacy di tutto il mondo si impegnano a respingere le violazioni.

Per fortuna ci sono alcune aziende ancora molto attente al trattamento dei dati personali e alla privacy come; blucommunicationgroup che offre servizi di comunicazione e marketing. Per maggiori informazioni visita http://www.blucommunicationgroup.it/

Curiosità

Curiosità

Naked Market

Nascono i Naked Market – Mercati Nudi: nel Nord Europa la crisi frena l’economia, il marketing si ingegna.

naked market

I Supermercati adottano una nuova strategia pubblicitaria che consiste nel regalare qualsiasi prodotto alimentare alle prime 100 persone che si presentano davanti al supermercato e fanno la spesa nude.

Questo fenomeno si è verificato per la prima volta in una piccola città al confine tra Germania e Danimarca. Con l’enorme stupore del direttore del supermercato, Nils Sterndorff, molti clienti si sono presentati all’apertura. L’iniziativa ha avuto un successo virale, facendo aumentare le vendite dell’esercizio.

Dato l’enorme successo della strategia, alcuni supermercati in Svezia la adottano settimanalmente aumentando le vendite e di conseguenza i profitti.

E’ interessante vedere come il marketing pubblicitario ruba le strategie escogitate dal mercato pornografico, che – pensandoci bene, dopo la Chiesa – è da sempre il pioniere di tecniche pubblicitarie adatte al mondo contemporaneo.

L’Italia, ovviamente, non ha ancora ospitato questa iniziativa. Se sei il direttore di un esercizio pubblico potresti essere il primo a lanciare questo curioso evento nella penisola.