Global Survey "Trust in advertising"

Pubblicità efficace

Pubblicità efficace : canali e tipologie.

Pubblicità efficace

Fonte: Nielsen, 2015

Passaparola, social network, quotidiani e periodici.

Nel report presentato dalla Global Survey “Trust in advertising”. La ricerca realizzata da Nielsen su un campione di 30.000 individui in 60 Paesi, Italia compresa, emerge chiaramente come sia il passaparola la pubblicità efficace, per gli italiani e per la maggiorparte degli europei. I dati mostrano, infatti, che il 74% dei consumatori italiani predilige al primo posto i suggerimenti delle persone conosciute. Mentre il 64% fa riferimento ai commenti postati sui social network. Al terzo posto stanno i contenuti editoriali di quotidiani e periodici. Mentre siti aziendali e televisione si collocano allo stesso livello con il 45%.

Anche a livello europeo il passaparola rappresenta lo strumento pubblicitario maggiormente credibile; il 78% degli intervistati considera i consigli di conoscenti diretti i più credibili. Seguiti dai commenti online per il 60% degli intervistati. Inoltre, in Europa i siti internet delle aziende sono considerati degni di fiducia dal 54% degli intervistati.

Proprio per tale ragione, oggi possedere un sito internet ma sopratutto garantire al cliente una customer experience positiva si rivela un asset strategico. Grazie a ciò è possibile sviluppare un flusso di opinioni performante e influente sulla decisione di acquisto.

D’altra parte – ha aggiunto Fantasia l’amministratore delegato di Nielsen Italia – “non si può tralasciare il fatto che i canali tradizionali ricoprono ancora posizioni rilevanti fra quelli privilegiati dal pubblico. Ne consegue che per massimizzare il ritorno sull’investimento. La formula vincente è quella dell’advertising integrato, che coniuga le forme tradizionali con l’online. Prova di ciò è il fatto che sempre più spesso lo spot televisivo invita lo spettatore a navigare sul sito dell’investitore, così da rendere più efficace il relativo messaggio”.

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Siti penalizzati

Siti penalizzati da Google.

Siti penalizzati

Google Penalizza I Siti Con Popup App tutto schermo.

Dopo la prima grande rivoluzione operata da Google ad Aprile, attraverso la quale ha aggiornato il proprio algoritmo di ricerca su dispositivi Mobile in modo che riservasse i primi risultati ai siti “responsive“, cioè sviluppati in modo da essere ben visibili anche da Mobile ovvero Mobile-friendly, all’inizio di settembre è stato annunciato un ulteriore cambiamento relativo alla ricerca su Mobile.

L’ultimo aggiornamento dell’algoritmo punta a siti penalizzati. Qualora questi, appena aperti, faranno comparire a tutto schermo un “App install ad”, ovvero una pubblicità che invita a scaricare una particolare applicazione. Parliamo nello specifico dei cosiddetti interstitials. Banner che coprono buona parte della pagina con un overlay, tanto da peggiorare sensibilmente l’esperienza utente.

Tutti i siti che riporteranno pagine con questo tipo di inserzioni non saranno più considerate Mobile Friendly. E come tale scivoleranno nelle ultime posizioni dei risultati di ricerca. Si ha tempo sino al 1° novembre per regolarizzare le proprie pagine. Dopo ciò si giunge ai siti penalizzati. Al contrario, sono accettati e suggeriti App install banner, che svolgono la stessa funzione degli ad a tutto schermo, ma sono più piccoli e discreti.

Oltre a Google, anche la Apple sta cercando di predisporre misure di contenimento della pubblicità su dispositivi Mobile. La nuova versione iOS 9, permette infatti di scaricare dall’App Store dei software capaci di bloccare la pubblicità su Safari. Una notizia certamente buona per tutti gli utenti che, nel corso della navigazione sul loro smartphone, si vedranno infastiditi meno frequentemente dalle invasive pubblicità.

Ecommerce e vendite

Ecommerce e vendite

Ecommerce e vendite – come aumentarle.

 Ecommerce e vendite
Aumentare le Vendite dell’E-Commerce.

I siti di e-commerce sono decisamente esplosi negli ultimi anni. Questo viene anche confermato dal fatto che le vendite online coinvolgono nel mondo più di 500 milioni di acquirenti, di cui 10 Milioni solo in Italia. Qualsiasi proprietario di un sito ecommerce si chiede quindi giornalmente e ripetutamente: come aumentare le vendite del mio sito e-commerce?

Oltre naturalmente a tutte le strategie già affrontate anche in altri articoli, quali strumenti SEO, conoscenza del proprio target, content marketing, gestione social network, sito responsive ecc, dalle analisi condotte nei diversi mercati è emerso che sono degli ottimi strumenti per aumentare le vendite, ma anche per aumentare le “dimensioni” dell’ordine gli Sconti e le spese di spedizione gratuite.

Ecommerce e vendite – La statistica

Anche se possa sembrare scontato, le statistiche indicano che oltre il 90% degli acquirenti sono incoraggiati a comprare più prodotti. Se il sito propone la spedizione gratuita dei prodotti.
Le spedizioni gratuite possono creare problemi ed opportunità. Per cui è importante riuscire a gestirle nel modo migliore. Occorre innanzitutto capire quali sono le spese ideali per tranquillizzare il compratore. Quali sono cioè le spese che si aspetta di pagare. O si può decidere di utilizzare le spese di spedizione gratuite sopra un certo importo. Oppure si può proporre la spedizione gratuita come premio per l’iscrizione alla newsletter o alle pagine sui social network.

Ancora, le Spese gratis possono essere proposte solo a coloro che abbandonano l’ordine. Vale a dire che se faccio un checkout, ma lascio l’ordine, potrebbe essere un’idea far partire un popup che inviti al completamento dell’acquisto, offrendo spese di spedizione gratis. Le spese gratis possono essere proposte al primo acquisto dal nostro sito e-commerce. In modo da aumentare anche la fidelizzazione dei clienti.

Le strategie attuabili possono essere molto differenti. È opportuno analizzare i singoli casi per applicare quella maggiormente funzionale in modo da assicurarsi un equilibrato rapporto Ecommerce e vendite.

Se volete maggiori info non esitate a contattarci!