Shopping natalizio

Previsioni di acquisti online secondo Google.

Shopping natalizio

Shopping natalizio online.

Mentre ci avviciniamo al periodo dello shopping natalizio, Google in collaborazione di Ipsos MediaCT ha analizzato gli interessi di acquisto dei consumatori circa tale periodo dell’anno. Dai dati naturalmente è emerso innanzitutto che lo shopping natalizio avrà un importante impatto sulle tendenze del retail. Negli ultimi anni le tendenze dei consumatori che si apprestano a fare shopping utilizzando la Rete sono notevolmente cambiate.

Primo per la massiccia diffusione degli smartphone e dall’uso che se ne fa in ogni momento e per qualsiasi occasione. Secondo, perchè gli utenti di oggi non aspettano le giornate cruciali (come i weekend o i giorni a ridosso delle feste) per fare acquisti. Dedicano a questa attività dei micro-momenti durante il giorno. In particolare, circa il 54% degli utenti ha intenzione di fare acquisti per Natale dal proprio smartphone. Ovviamente nei momenti liberi che riesce a ritagliarsi durante la giornata. La quota di acquisti online tramite smartphone sono aumentati del 64% rispetto allo scorso anno.

Shopping natalizio attraverso gli smartphone.

Oltre a un aumento della mobile commerce, circa il 30% di tutti gli acquisti online avviene da smartphone. Si è assistito ad una riduzione del tempo impiegato in ogni sessione mobile, gli utenti spendono il 7% di tempo in meno in ogni sessione. Inoltre, sempre di più i consumatori utilizzano i loro smartphone in tutte le fasi del processo di acquisto. Dalla ricerca del prodotto, sino all’acquisto nei negozi fisici e non solo online.

Dalle previsioni è emerso che già il 61% degli acquirenti hanno iniziato la ricerca dei loro acquisti, in crescita del 17% rispetto all’anno scorso, che il 52% prevede di utilizzare la ricerca da smartphone prima di visitare un negozio, mentre l’82% consulterà il telefono cellulare mentre si trova in un negozio.

Questi dati ben evidenziano come le tendenze agli acquisti siano decisamente cambiate. Non si può più puntare solamente sulle “vecchie maratone commerciali”. Sempre più clienti preferiscono dei “micro-momenti di shopping”. Basti pensare che la Domenica è il giorno più importante per lo shopping su smartphone. In media, le ricerche da mobile sono più alte del 18% rispetto al resto della settimana.

Che cosa significa questo per le piccole e medie imprese? Che è ora di allargare il raggio d’azione. D’i incrementare il volume d’affari. Di aumentare la visibilità e proporsi a nuovi clienti attraverso una vetrina virtuale visibile da qualsiasi dispositivo smartphone, tablet e desktop. Ma anche attraverso un sito responsive o una strategia mobile oriented. Questi possono essere gli ingredienti indispensabili per ottenere risultati tangibili!

eCommerce crescita del 16%

eCommerce crescita del 16%

eCommerce: il mercato cresce del 16%.

 eCommerce crescita del 16%
Milano, 19 Ottobre 2015 Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca .

eCommerce crescita del 16% nel 2015. Ecco alcuni dati dell’Osservatorio eCommerce B2c promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm al convegno intitolato “Social? Mobile? Multicanalità? Sì, ma sono servizio e convenienza la linfa dell’eCommerce in Italia”. Prosegue la crescita dell’eCommerce in Italia, infatti, il valore degli acquisti online degli italiani raggiunge nel 2015 i 16,6 miliardi di euro con un incremento in valore del 16% rispetto al 2014 pari a oltre 2,2 miliardi di euro.

“Contribuiscono a questa crescita i settori che hanno trainato l’eCommerce fino ad oggi. Come il Turismo (+14%), l’Informatica ed elettronica (+21%) e l’Abbigliamento (+19%), ma anche l’Editoria (+31%) e, finalmente, i settori emergenti come il Food&Grocery, l’Arredamento e Home living e il Beauty” afferma Alessandro Perego, Direttore Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano.

“La penetrazione dell’eCommerce raggiunge il 4% delle vendite retail. Ma siamo ancora lontani dai principali mercati occidentali dove l’eCommerce ha raggiunto livelli di diffusione fino a quattro volte più elevati. La strada per trasformare il commercio elettronico in una reale consuetudine di acquisto è tracciata dai principali player. Occorre migliorare le prestazioni dei cosiddetti basics, ossia gamma, prezzo e servizio.”

Inoltre, gli acquisti online tramite Smartphone aumentano del 64%. Superano il valore di 1,7 miliardi e valgono il 10% dell’eCommerce nel 2015. Addirittura il 21% se aggiungiamo quelli via Tablet. Infine, nel 2015 moltissime imprese tradizionali hanno attivato un proprio sito di eCommerce. Sono state sopratutto le imprese di abbigliamento e accessori. Anche se molte altre appartengono al Fai da Te, all’Informatica ed elettronica, al Food&Grocery e all’arredamento e Home design.

 

Fonte: osservatori.net

Pay for sale pubblicità sul Web a basso costo

Pay for sale – la formula vincente sul Web.

Pay for sale pubblicità sul Web a basso costo

Perchè scegliere il Pay for Sale.

Che cos’è un e-commerce, ormai lo sappiamo tutti. Ma come si vende online e qual è la strategia migliore per essere sicuri di vendere i propri prodotti-servizi online?
Le piccole e medie imprese hanno la necessità di entrare nel Web. In primis con un sito aziendale ma sopratutto con un posizionamento solido che permetta loro di ottenere visibilità, riconoscibilità del marchio e contatti da potenziali clienti. Il Pay for Sale® è il servizio che fa per voi!

Parliamo di un servizio innovativo, nato negli Stati Uniti, dove viene praticata da anni con successo. Portato successivamente in Italia dalla nostra agenzia di marketing WD Web Design.

Pay for Sale pubblicità sul Web a basso costo.

Fondamentale per tutte le PMI che hanno poco budget da investire online, per coloro che sfruttano un e-commerce per la vendita dei propri prodotti e/o servizi o per chi necessita di un incremento della fidelizzazione dei clienti.

Questo servizio consiste in una pubblicità online della propria azienda, dei propri prodotti e del proprio sito attraverso una sorta di rappresentante virtuale. Il sito di e-commerce viene pubblicizzato in Rete, così da aumentare considerevolmente gli utenti che lo frequentano e, parallelamente, anche le vendite potenziali. Lavoriamo su tutte le variabili, sia interne che esterne al sito, in modo che questo possa incrementare le vendite. Miglioriamo l’usabilità della piattaforma favorendone la conversione, aumentiamo il traffico verso il sito utilizzando gli strumenti del marketing digitale ed incrementiamo la fidelizzazione dei clienti facendo crescere la viralità dei prodotti/servizi acquistati.

È dunque un modello di web marketing che si basa unicamente sulle vendite generate dal proprio sito web. Si paga una commissione fissa per ogni vendita effettuata, essendo così una massima garanzia di risultato. Se infatti la vendita non avviene, non pagherai nulla. In questo modo è interesse dell’agenzia portare visitatori di qualità e realmente interessati ai prodotti che vendi sul tuo sito.

I vantaggi sono notevoli:

  •  Si paga solo una percentuale sulle vendite effettive;
  •  L’investimento è minimo;
  •  Il rischio è zero;
  •  Il risultato è garantito in quanto il webmaster investe sull’azienda ed è suo interesse farla guadagnare;
  •  Il sito viene portato in prima pagina senza che spendere per il SEO.

Per ulteriori informazioni: www.payforsale.it oppure contattaci per un preventivo gratuito!

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Influencer Marketing

Influencer Marketing in Italia

Indagine sullo stato dell’Influencer Marketing in Italia.

L’Influencer Marketing sta prendendo piede anche in Italia, ormai da qualche anno. L’evoluzione del marketing ed in particolare del web marketing sta portando, difatti, all’emergere di nuove ed interessanti figure professionali. Ovvero gli Influencer Marketing.

Gli “Influencer” non sono altro che individui particolarmente interessati ad un argomento o un prodotto/settore e fortemente in grado di influenzare l’opinione di un vasto numero di persone in tempi rapidissimi.

Generalmente sono persone con migliaia di follower sulla rete. Capaci di influenzare l’opinione di questi semplicemente condividendo degli articoli sui vari social network, blog, forum e così via. La società Augure (operante nel mercato dei software per l’influencer engagement) ha condotto, quindi, un’indagine sul tema tra il 15 gennaio e il 20 marzo, coinvolgendo 670 professionisti tra Francia, Italia, Spagna e Regno Unito.

È emerso, innanzitutto, che sicuramente il Content Marketing (gestione dei contenuti multimediali) e l’Influencer Marketing sono le maggiori tendenze del Marketing 3.0. Il content marketing appare come una delle strategie più utilizzate e tra le più efficaci per lavorare con gli influencer. Il 41% degli intervistati collabora regolarmente con influencer nella creazione di contenuti (co-creazione, articoli guest, interviste, ecc).

Inoltre, come sottolineato nel report, la maggioranza degli intervistati, al momento, spende tra l’1 e il 20% del loro budget nell’Influencer Marketing (48%). Ma il bilancio destinato all’Influencer Marketing tenderà ad aumentare nel 2015. Chi investirà di più in questo campo oggi, sarà quello che aumenterà il proprio budget negli anni a venire. Sembra che l’Influencer Marketing sia in continua crescita e che stia conquistando, in particolare, LinkedIn come canale più appropriato per contattare e lavorare con gli influencer.