Xtribe: il nuovo modo di concepire il commercio

Xtribe: anche il commercio può essere social!
Xtribe. Se ancora non hai mai sentito parlare di questa innovativa App probabilmente è perché, sebbene sia nata nel 2012, va decisamente contro corrente. Grazie a Xtribe infatti si rivoluziona il modo di concepire il commercio elettronico. Quest’App made in Italy ti aiuta a cercare i prodotti/servizi desiderati, metterti in contatto con il rivenditore e dunque comprare…offline.
L’idea che sta alla base di Xtribe è nata da un’intuizione di tre giovani ragazzi under 35, che hanno deciso di progettare un’applicazione che racchiudesse in sé più funzioni. Non si tratta quindi di una semplice App per acquisti. Ma di un modo per ritrovare la gioia dell’essere social, al di fuori dei social. Gli utenti in questo modo hanno la possibilità di eliminare definitivamente i costi di spedizione. Ma anche di scoprire attività, prima sconosciute, nella propria città.
“L’idea è portare in strada e mettere in contatto le persone, per chiacchierare, per bere un caffè, per conoscersi e abbandonare le solite dinamiche dell’e-commerce che vedono acquirente e venditore come elementi completamente separati tra di loro” – Mattia Sistigu, fondatore di Xtribe
Xtribe: il geomarket che rivoluziona il concetto di E-shop.
Al momento quest’applicazione è diffusa principalmente nelle grandi città. Milano, Napoli, Roma e Torino. Ma superata una prima fase di studio, questa piccola rivoluzione promette di conquistare tutto il Paese.
“Dalla prima beta sono passati 4 anni, un periodo molto intenso di studio e sviluppo continuo sotto ogni aspetto. Adesso per noi si apre una nuova fase che posiziona Xtribe sul mercato come il geomarketplace italiano per eccellenza. La sua semplicità, il suo rivalutare le più tradizionali e apprezzate dinamiche di scambio e incontro, fanno di questa applicazione un strumento molto pop e veramente per tutti, donne uomini, giovani e adulti. E questo ci piace moltissimo” – M. Sistigu.
L’App è gratuita per gli utenti privati, mentre i commercianti devono pagare una quota minima mensile. Un importo che varia in base alle “vetrine” comprate. Disponibile su Android e iOS.
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